"Il piccolo Alexander disegnato da Mara Cerri per il Riccione TTV Festival non trova più il suo teatrino di marionette, ma c'è un cardillo che si posa, se ne sta spesso nascosto in questo mondo, sbuca fuori dal cuore della natura e gli sussurra, forse, qualcosa. Un ben profondo cuore, quello di Riccione, città magica, capace di abbracciare e contenere un mare immenso e la complessità del mondo, di far convivere gli opposti. Questo festival è un universo mutevole, fatto di mostre e mostri, di esseri angelici miracolosi e cupi demoni notturni, di profondi abissi e fanciulle impassibili, di streghe sentimentali e principi squilibrati. Un fitto groviglio di suoni e storie, un cielo ricamato di visioni, illusioni, tranquille delusioni e caute speranze, spettacoli in forma di favole e tavole. Tutto può accadere, tutto è possibile e verosimile. Il tempo e lo spazio non esistono qui. L’immaginazione fila e tesse nuovi disegni. E nuovi sogni”.
- Simone Bruscia
I materiali grafici del 24° Riccione TTV Festival sono tratti da illustrazioni di Mara Cerri, artista di fama internazionale cui Riccione Teatro dedica la mostra personale Fra sonno e veglia, in programma a Villa Mussolini dal 1° novembre 2018 al 6 gennaio 2019. Il progetto grafico è invece firmato dallo Studio Luca Sarti, agenzia che si occupa di comunicazione visiva per aziende private e istituzioni pubbliche.
L’attività dello Studio Luca Sarti, costituito pochi mesi fa, è interamente incentrata sul design, “nella convinzione che sulla superficie delle cose buone confluiscano sempre forma e sostanza in pari misura". Così Luca Sarti racconta il progetto ideato per il TTV: “Per comunicare la 24ª edizione del Riccione TTV Festival sono partito dalla centralità dell’immagine creata da Mara Cerri. Tutta la comunicazione le si muove attorno, in una cornice monocromatica che richiama le quinte teatrali o una scatola televisiva: d’altro canto, cos’è il festival se non la cornice dei contenuti che propone? Al tempo stesso volevo che l’informazione non fosse schiacciata dalla forza emotiva dell’immagine. Allora, contraendosi e allargandosi, il testo spesso diventa immagine. La parola nera prende forma e personalità, e spavaldamente si guadagna il centro della scena".
Mara Cerri è stata definita da Goffredo Fofi, sul Sole 24 Ore, “elegante e trasognata capo di una famiglia di disegnatori provenienti dalla più che meritevole scuola d’arte di Urbino”.
Le sue illustrazioni sono state pubblicate su quotidiani e riviste, e il suo segno poetico ha attraversato i libri di importanti case editrici italiane e straniere. Negli anni ha ricevuto premi e riconoscimenti, è stata protagonista di mostre personali e ha presentato
le sue opere nelle principali rassegne internazionali di illustrazione e letteratura per ragazzi; nel 2016, all’interno di una mostra dedicata alle eccellenze italiane dell’illustrazione, ha esposto i suoi lavori presso gli istituti italiani di cultura di Madrid, Berlino, Sofia e Canton. Già docente di tecniche di illustrazione
per l’editoria presso l’Accademia di belle arti di Bologna, attualmente insegna cinema d’animazione all’Isia di Urbino.
Fra i libri a cui ha lavorato: Fili, di Beatrice Masini (2004); La bambina
di ghiaccio, di Vivian Lamarque (2004); La storia di Pilina, di Roberto Piumini (2004); Ippolita, la bambina perfetta, di Giuseppe Caliceti (2005); La spiaggia di notte, di Elena Ferrante (2007); Dentro gli occhi cosa resta (2007). Nel catalogo dell’editore orecchio acerbo: A una stella cadente (2007); Via Curiel 8 (2009, 2012); Il nuotatore, di Paolo Cognetti (2013); La pantera sotto il letto, di Andrea Bajani (2015); E non mi fermo, di Albino Pierro (2016). Nella collana “I millenni” di Einaudi sono invece pubblicate le sue illustrazioni alla saga di L. Frank Baum I libri di Oz (2017).
Numerosi i lavori in ambito cinematografico. In quest’ambito, particolarmente significativa è la collaborazione con Magda Guidi, insieme a cui Mara Cerri ha realizzato il corto d’animazione Via Curiel 8 (vincitore del Torino Film Festival 2011 nella sezione Corti) e un intervento in animazione
nel docufilm di Giacomo Durzi Ferrante Fever (2017). Per il cinema, ha inoltre illustrato i manifesti dei film A sud di Pavese, di Matteo Bellizzi, e Lazzaro felice, di Alice Rohrwacher.