MILANO, 16 DICEMBRE 2019 – Straordinario successo per Riccione Teatro, che si è vista assegnare uno dei Premi Ubu 2019, riconoscimenti dedicati all’eccellenza del teatro italiano. Un successo a sorpresa, visto che l’associazione riccionese non figurava nell’elenco dei finalisti e ha avuto l’onore di ricevere un premio speciale, come da tradizione tenuto segreto fino alla serata della premiazione. A compimento di un decennio di grandi innovazioni, infatti l’Associazione Riccione Teatro e il Premio Riccione per il Teatro hanno ricevuto il Premio Ubu speciale “per l’impegno da sempre profuso verso la promozione della cultura teatrale contemporanea e degli autori italiani”.
La cerimonia di consegna dei Premi Ubu, giunti alla 42ª edizione, si è svolta al Piccolo Teatro Studio Melato – la splendida sala ottocentesca che Strehler trasformò in palestra sperimentale del Piccolo – ed è stata trasmessa in diretta su Rai Radio3, con la conduzione di Cinzia Spanò e Graziano Graziani. Dal 1977 gli Ubu premiano i migliori spettacoli e i migliori artisti dell’anno in ambito teatrale e sono uno dei momenti più attesi per operatori, critici e spettatori. A promuovere l’iniziativa, con il sostegno del Ministero per i beni e le attività culturali, è l’Associazione Ubu per Franco Quadri, fondata nel 2012 per valorizzare l’opera del grande editore e critico milanese che ha accompagnato Riccione Teatro nei suoi primi vent’anni di storia, fino al 2007.
L’Ubu assegnato a Riccione Teatro arriva a coronamento di un decennio di grandi trasformazioni che hanno confermato Riccione come centro di promozione teatrale tra i più attivi in Europa. L’associazione organizza infatti il prestigioso Premio Riccione per il Teatro (il più longevo concorso italiano di drammaturgia) e la sua sezione under 30, il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, sostenendo con importanti premi di produzione l’allestimento scenico dei testi premiati. All’attività di scouting del Premio – garantita anche dall’alto livello della giura, nelle ultime edizioni presieduta da Fausto Paravidino – si affianca il lavoro di ricerca del Riccione TTV Festival, progetto che da oltre trent’anni indaga sul rapporto tra arti sceniche e video, e che nelle ultime edizioni si è focalizzato in particolare sull’innovazione drammaturgica.
Centrale è il ruolo dello Spazio Tondelli, il teatro che l’associazione gestisce a Riccione dal 2015 e che nello stesso anno ha intitolato a uno dei suoi storici compagni di viaggio, lo scrittore Pier Vittorio Tondelli. Grazie al suo cartellone e alle residenze ospitate, lo Spazio Tondelli si è segnalato come una “casa delle arti” aperta ad autori giovani e affermati e come “incubatore” di produzioni originali, capaci di conquistare l’attenzione nazionale. Riccione Teatro custodisce inoltre l’Archivio-Biblioteca del Teatro Contemporaneo, dotato di oltre 6000 copioni e 4000 video, e promuove la conoscenza del teatro con numerose iniziative speciali: ricordiamo le collaborazioni internazionali che hanno contribuito alla promozione della drammaturgia italiana in Europa e negli USA, e la produzione di importanti progetti speciali come il docufilm Pina Bausch a Roma e Segnale d’allarme. La mia battaglia VR, versione in realtà virtuale del monologo di Elio Germano La mia battaglia, scritto con Chiara Lagani e presentato in anteprima proprio a Riccione.
Simone Bruscia, direttore di Riccione Teatro: “L’Ubu è un riconoscimento straordinario che ci riempie d’orgoglio e felicità, ed è al contempo un punto di partenza. Ci dà la forza di credere ancor di più al lavoro che stiamo portando avanti in questi anni a Riccione, dal nostro piccolo osservatorio di provincia, con l’ambizione di guardare sempre oltre, senza temere l’utopia, coniugando ricerca e sperimentazione, studio e passione. L’Ubu a Riccione Teatro vale due dediche: la prima alla Città di Riccione, che dal 1947 ha deciso di guardare il mondo attraverso le lenti della drammaturgia e rinnova questo miracolo ogni anno, credendoci sempre e sempre di più; l’altra dedica ci impone lo sguardo rivolto al futuro e va ai giovani autori, a quelli che ancora non conosciamo, che parteciperanno alle prossime edizioni. È una dedica cui tengo particolarmente, perché il Premio Riccione non si limita alla scoperta di nuovi autori, ma vuole dare valore ai giovani, al loro pensiero, alla loro creatività, e conserverà e proteggerà sempre la sua vocazione maieutica, un’attitudine che rende questo progetto unico e speciale. A Riccione la parola del teatro deve sbocciare, deve scaturire. Viviamo un tempo in cui la parola è semplificata, ghettizzata, se non addirittura volgarizzata e banalizzata, da tutti gli organi di comunicazione, dalla televisione ai social network. Ed ecco che il teatro diventa quel luogo prezioso dove qualcosa di diverso davvero accade, quel luogo dove avviene il riscatto, il rilancio civile e pubblico della parola, la parola come scrittura, come gesto e azione. A teatro la parola risuona, si fa meraviglia, respiro e voce, soffio vitale.”
• Tutti i vincitori dei Premi Ubu 2019
• Il sito dell’Associazione Ubu per Franco Quadri