Drammaturga, regista e attrice nasce a Roma, si trasferisce a Montevideo e si laurea in arte ed estetica alla Sorbonne di Parigi. Insegna per un periodo all’Universidad Católica di Montevideo, poi a Roma collabora con Rialto Sant’Ambrogio. Fonda quindi l’associazione Malebolge e dà corpo alla sua scrittura scenica con Medea. Tracce di Euripide, Woyzeck, Guerra, Cattivi maestri, Tumore. Uno spettacolo desolato e Magick. Autobiografia della vergogna.
Nel 2012 L’origine del mondo. Ritratto di un interno vince tre premi Ubu, tra cui quello assegnato al miglior nuovo testo italiano, e il premio Enriquez per regia e drammaturgia. Due lavori teatrali successivi – La vita ferma. Sguardi sul dolore del ricordo e Si nota all’imbrunire (Solitudine da paese spopolato) – sono finalisti agli Ubu 2017 e 2019. Sempre nel 2019, Lucia Calamaro vince il Premio Hystrio alla drammaturgia, inizia a insegnare al Centro sperimentale di cinematografia di Roma, presenta Nostalgia di Dio e debutta con il monologo Smarrimento. Nel settembre 2020, al 25° Riccione TTV Festival, propone in anteprima Da lontano. Chiusa sul rimpianto e attualmente lavora allo spettacolo Darwin inconsolabile. Un pezzo per anime in pena. Dal 2021 è inoltre direttrice di Scritture, scuola itinerante di drammaturgia promossa da Riccione Teatro, Sardegna Teatro, Teatro Bellini di Napoli, Teatro Stabile di Bolzano e Teatro della Toscana.
Tra i suoi libri va ricordato Il ritorno della madre (Editoria e Spettacolo, 2013), antologia a cura di Renato Palazzi che raccoglie Tumore, Magick e L’origine del mondo. I testi La vita ferma e L’origine del mondo sono pubblicati in Francia da Actes Sud e in Italia da Einaudi, che ha in catalogo anche Nostalgia di Dio.
Foto di Guido Mencari (dettaglio)