Riparte il cammino del Premio Riccione per il Teatro, il più prestigioso concorso italiano di drammaturgia, giunto quest’anno alla 57ª edizione. Assegnato ogni due anni all’autore di un’opera teatrale in lingua italiana o in dialetto, il concorso è aperto a tutte le forme della scrittura per la scena, comprese traduzioni, trasposizioni e adattamenti capaci di distinguersi per autonomia creativa. È possibile iscriversi fino a martedì 2 maggio 2023 (termine prorogato rispetto alla scadenza iniziale del 21 aprile), inviando uno o più testi insieme alla scheda di partecipazione.
• Bando di concorso - Scheda di partecipazione
Organizzato da Riccione Teatro con il sostegno del Ministero della cultura, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Riccione, e con la collaborazione di ATER Fondazione, il concorso assegna tre riconoscimenti: il 57° Premio Riccione per il Teatro (5.000 euro) al vincitore assoluto; il 15° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” (3.000 euro) al miglior testo di un autore under 30 (nato dall’1 gennaio 1993 in poi); la menzione speciale “Franco Quadri” (1.000 euro) all’opera che meglio coniuga scrittura teatrale e ricerca letteraria. Tutti i finalisti avranno un’altra opportunità al termine del concorso, quando saranno chiamati a presentare un progetto per l’allestimento del loro testo: in palio due premi di produzione da 15.000 euro (sezione principale) e da 10.000 euro (sezione under 30), ideati per favorire la rappresentazione di nuove opere.
Come presidente di giura è confermata la drammaturga Lucia Calamaro, già alla guida della scorsa edizione del Premio Riccione e dal 2021 direttrice della scuola di drammaturgia Scritture, promossa da Riccione Teatro insieme ad altre importanti istituzioni del teatro italiano. Al suo fianco in giuria sono confermati Graziano Graziani, critico teatrale e conduttore del programma di Radio 3 Fahrenheit, e Claudio Longhi, direttore del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa. Tre i nuovi giurati: la giornalista e scrittrice Concita De Gregorio, editorialista del quotidiano «la Repubblica» e conduttrice del programma di La7 In Onda, Lino Guanciale, attore noto per i ruoli al cinema e in tv e per i tanti successi teatrali (Premio Ubu e Premio ANCT 2018 come miglior attore, Premio Flaiano 2015 come rivelazione dello spettacolo italiano, Premio Gassman 2003) e Walter Zambaldi, direttore del Teatro Stabile di Bolzano.
Un’altra importante novità riguarda il percorso di premiazione. La proclamazione dei vincitori avrà luogo a Riccione nel weekend del 13-14-15 ottobre 2023, all’interno di una vera e propria festa del teatro che prevede due giorni di performance, incontri, convegni e anche l’assegnazione del Premio speciale per l’innovazione drammaturgica, attribuito fuori concorso a una personalità capace di aprire nuove prospettive al mondo del teatro. L’appuntamento riccionese, a cura di Simone Bruscia, sarà inoltre preceduto da un’inedita anteprima romana: alcuni estratti delle opere finaliste verranno infatti letti il 12 ottobre al Romaeuropa Festival, all’interno della rassegna Situazione Drammatica.
Quella che si celebra quest’anno è un’edizione storica del Premio Riccione, perché coincide con il centenario della nascita di Italo Calvino, uno dei primi vincitori del concorso. Era il 16 agosto 1947, l’Italia cercava di rilanciarsi dopo la guerra puntando anche sulla cultura, e in una serata memorabile Sibilla Aleramo, Mario Luzi, Guido Piovene e Cesare Zavattini – che componevano la giuria insieme a Corrado Alvaro, Romano Bilenchi ed Elio Vittorini – proclamavano i primi vincitori del Premio Riccione al cospetto del presidente dell’Assemblea Costituente Umberto Terracini. Al tempo il concorso prevedeva anche una sezione letteraria e ad aggiudicarsela, ex aequo con Fabrizio Onofri, fu il giovanissimo Calvino, premiato per Il sentiero dei nidi di ragno, opera prima al tempo inedita. Da allora, scomparsa la sezione letteraria, sono stati premiati a Riccione testi teatrali di Tullio Pinelli, Dacia Maraini, Pier Vittorio Tondelli e persino di un giovanissimo Enzo Biagi. Più di recente, si sono affermati esponenti importantissimi della nuova drammaturgia italiana, da Fausto Paravidino a Davide Enia, da Letizia Russo a Stefano Massini, da Mimmo Borrelli al compianto Vitaliano Trevisan. L’ultima edizione, nel 2021, ha visto i successi di tre giovani drammaturghi: Pier Lorenzo Pisano ha conquistato il Premio Riccione con Carbonio (ora in scena al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano), Nicolò Sordo ha vinto il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” con OK boomer. Anch’io sono uno stronzo, mentre la menzione speciale “Franco Quadri” è stata assegnata a Christian Di Furia per Flusso.
Riccione Teatro è un’associazione culturale promossa da Comune di Riccione e ATER Fondazione (enti soci), con il sostegno del Ministero della cultura e della Regione Emilia-Romagna. Creata per promuovere il teatro contemporaneo, organizza il Premio Riccione per il Teatro e la sua sezione under 30, il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”. A questo concorso, biennale, alterna il Riccione TTV Festival, momento di riflessione sui nuovi linguaggi per la scena. Custodisce inoltre l’Archivio-biblioteca del teatro contemporaneo (oltre 6.000 copioni e 4.000 video), gestisce lo Spazio Tondelli, casa del teatro e delle arti della città di Riccione, e promuove la scuola di drammaturgia Scritture. “Per l’impegno da sempre profuso verso la promozione della cultura teatrale contemporanea e degli autori italiani”, nel 2019 l’associazione Riccione Teatro e il Premio Riccione per il Teatro hanno ricevuto il Premio Ubu speciale.
Nella foto: Lucia Calamaro (foto di Luca Guadagnino)