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Edipus

Edipus

Spazio Tondelli
Venerdì 22 gennaio, 21.00

allegri-300EDIPUS
di Giovanni Testori
con Eugenio Allegri
Leo Muscato, regia

Eugenio Allegri è lo “Scarrozzante”, capocomico di una piccola compagnia che in un teatrino di provincia tenta di mettere in scena una rappresentazione su Edipo. Abbandonato dal primo attore e dalla prima attrice, che hanno preferito strade più comode, lo Scarrozzante si trova quindi a ricoprire tutti i ruoli e finisce per confondere il piano del racconto con quello della sua disastrata vicenda personale. Il lavoro su Edipus, opera di Giovanni Testori datata 1977, a distanza di venti anni dalla storica interpretazione di Sandro Lombardi e a quasi quaranta dall’esordio con Franco Parenti, è pensato proprio per Eugenio Allegri, erede del filone più sperimentale della grande tradizione della Commedia dell’Arte.

La Trilogia degli Scarrozzanti è probabilmente uno fra i più significativi ed emozionanti manifesti d’amore per il teatro che siano mai stati scritti. Giovanni Testori inventa una compagnia di guitti che bazzica teatri semivuoti e fatiscenti. Una compagnia di ultimi, di avanzi, di diversi, di reietti dai partiti, dalle chiese e da una società che non vuol saperne nulla della loro arte. Ma loro non demordono: sono convinti che “el teatro existe e rexisterà contra de tutti e de tutto, infino alla finis delle finis”. E per questo si ostinano a recitare le grandi opere del passato: le reiventano, le riscrivono; magari forse le massacrano. Ma non è forse vero che il “Massacro” contiene anche un po’ di Sacro? Nel tentativo di avvicinarsi al popolo, questa compagnia di guitti s’inventa una lingua che il volgo può comprendere, un linguaggio tutto loro, miscuglio di dialetti, latinismi e ridicole volgarità; un linguaggio che malgrado loro, si fa poesia struggente e disarmante. Ma la crisi è crisi, e di artisti non ce n’è bisogno. “L’attor vegio” interprete di Laio, lascia la poverissima ditta degli Scarrozzanti per andare a guadagnare qualche soldo in più facendo “el travestitico in d’una compagnia, de revistaroli e de cabarettisti!” E la prima attrice molla tutto per andare a maritarsi “cont quel fabbrecante de mobili” che può garantirle una più tranquillizzante vita borghese. Ora, a recitare la tragica storia dell’Edipus, c’è rimasto solo il Capocomico, che nel tentativo estremo di resistere, decide di interpretare lui stesso tutti i personaggi. E l’ostinazione con cui lo fa, dà l’impressione che potrebbe continuare a farlo anche davanti a delle poltrone vuote.
– Leo Muscato

Lo spettacolo in scena a Riccione
Foto di Margherita Cenni

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