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Il Pirandello virtuale di Germano per gli studenti

Il Pirandello virtuale di Germano per gli studenti

Riccione Teatro ha portato il teatro al Palazzo del Turismo per due straordinari matinée (20 e 21 aprile 2022) rivolti agli studenti del liceo Volta-Fellini. In programma Così è (o mi pare), riscrittura per realtà virtuale realizzata del celebre testo di Luigi Pirandello Così è (se vi pare) con l’adattamento e la regia di Elio Germano. Lo spettacolo, realizzato in realtà virtuale, permette tramite speciali visori l’immersione completa nella narrazione, con la possibilità di direzionare lo sguardo ovunque nella scena. La prospettiva è duplice: individuale e collettiva. Attraverso la visione simultanea, lo spettatore si trova immerso nella stessa vicenda a cui assistono gli altri, ma può scegliere dove e cosa guardare. Contemporaneamente, altre persone fanno la sua medesima esperienza, tanto che al termine è possibile confrontarsi rispetto a quanto visto e sperimentato, esattamente come a margine di uno spettacolo teatrale o di un film.

Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello si sviluppa in un salotto dell’alta borghesia, mettendo in discussione l’idea di “verità assoluta”. Un intero paesino viene turbato dall’arrivo del signor Ponza e della signora Frola, genero e suocera che sembrano raccontare versioni diverse di una stessa storia che ha per “protagonista” la signora Ponza, rispettivamente moglie e figlia dei due. I cittadini non sanno più a chi e a che cosa credere, ma non possono smettere di indagare alla ricerca di una verità che, forse, non esiste.

Così è (o mi pare) cala il testo pirandelliano nella società moderna, dove “spiare” l’altro risulta ancora più semplice grazie all’uso dei nuovi media. Lo spettacolo è stato infatti pensato per essere realizzato in realtà virtuale, un nuovo strumento tecnologico, tra cinema e teatro, in grado di porre lo spettatore al centro della scena. Tramite appositi visori il pubblico si trova a essere non più a teatro, ma all’interno del lussuoso appartamento dove si svolge la storia, più precisamente all’interno del corpo di uno dei personaggi, che vede e ascolta tutto: il commendator Laudisi, anziano padre di Lamberto, su una sedia a rotelle, invenzione non presente nel copione originale. Si apre così la possibilità di un’esperienza unica nel suo genere, utile alla finalità del racconto e alla riflessione pirandelliana su cosa sia reale e cosa sia vero. I temi cari a Pirandello – la soggettività della realtà, il rapporto-contrasto tra la realtà dei fatti e la realtà dell’immaginazione – inquadrati nella prospettiva della realtà virtuale arrivano così a mettere lo spettatore al centro della narrazione, ne fanno addirittura una delle parti in commedia. La pièce scende giù dal palco e accade tutta attorno al pubblico: ciascuno, in prima persona, si ritrova insieme agli attori “in scena”, cioè nella realtà alternativa di Così è (o mi pare).

Così è (o mi pare), riproposto a Riccione dopo essere stato presentato al 56° Premio Riccione per il Teatro lo scorso ottobre, è un progetto prodotto da Infinito Produzioni Teatrali, Gold Productions e Fondazione Teatro della Toscana con la direzione artistica di Stefano Accorsi (componente di giuria del 56° Premio Riccione per il Teatro). Tra gli interpreti dello spettacolo anche Isabella Ragonese (componente di giuria del 56° Premio Riccione per il Teatro).

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