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Un inedito di Renato Sarti per Riccione Teatro

Un inedito di Renato Sarti per Riccione Teatro

IN CASTIGO SULLA LUNA
(istruzioni per l’uso in tempi di Covid 19, nonché ammonimento esortativo per il futuro)
 
 
Nel buio totale solo il riverbero tenue di due cellulari, uno a destra e uno a sinistra. 
 
NIPOTINO    (sottovoce, per non farsi sentire di là) Ciao nonno, posso venire a trovarti?
NONNO        Ma hai preso il telefono della mamma?
NIPOTINO    Sì.
NONNO        Ma non si fanno queste cose.
NIPOTINO    Ma voglio venire a trovarti.
NONNO        Non puoi da solo?
NIPOTINO    Prendo il trentatré?
NONNO        No.
NIPOTINO    O con la metropolitana lilla, quella senza guidatore. Mi metto davanti come faccio quando vengo con te, la guido io. 
NONNO        Senti, già hai rubato il telefono alla mamma che non si fa, e se ti scopre altro che castigo… adesso che non ti saltasse in mente di uscire da solo… 
NIPOTINO    Ma io l’ho già fatto una volta.
NONNO        E difatti la mamma è andata in bestia e ti ha messo in castigo e ha fatto bene, le hai fatto prendere uno spavento. 
NIPOTINO    Sono sotto le coperte vestito, pronto per uscire, anche con le scarpe. 
NONNO        (fra sé) Maledetta l’ora che hai imparato da me a fare quello che non si fa. 
NIPOTINO    Mi dici dove devo venire?
NONNO        Non puoi venire assolutamente perché c’è ancora in giro quel piccolo animaletto che punge…
NIPOTINO    Fa la bua?
NONNO        Sì. Tantissima. È pericoloso. 
NIPOTINO    E allora vieni tu a casa mia?
NONNO        Non posso… (leggerissimo colpo di tosse trattenuto), devo andare… devo andare via. 
NIPOTINO    Dove?
NONNO        Devo andare in cielo, sulla luna
NIPOTINO    Sulla lunaaa?
NONNO        Sì, sulla luna.
NIPOTINO    Perché nonno?
NONNO        Perché, perché… perché non vedo da tantissimo tempo la mia mamma e il mio papà e loro sono troppo in pensiero e sono troppo tristi.
NIPOTINO    Piangiono?
NONNO        Sì, così tanto che… tu sai cos’è la pioggia?
NIPOTINO    È l’acqua che viene dal cielo
NONNO        No, sono le lacrime dei milioni e milioni di papà e mamme che aspettano.
NIPOTINO    Nessuno me lo aveva mai detto.
NONNO        Perché è una cosa un po’ triste e non si dicono le cose tristi ai bambini piccoli.
NIPOTINO    Ma io sono grando.
NONNO        E per questo te l’ho detto.
NIPOTINO    Ma se piangiono tanto perché non sei andato prima?
NONNO        Loro volevano. Ma io potevo partire solo dopo che tu avevi imparato ad andare in bicicletta senza le rotelline, nuotare senza braccioli e riuscivi a suonare il campanello sul tram trentatré.
NIPOTINO    E quando torni?
NONNO        È un viaggio lungo lungo lungo lunghissimo…
NIPOTINO    Posso venire con te?
NONNO        Se vuoi sì, mi fa piacere ma… pensaci bene. Sai stare per tanto e tanto tempo, giorni, giorni e giorni senza la mamma e il papà? 
NIPOTINO    Sì.
NONNO        Non è vero. L’ultima volta che sei venuto al mare con me dopo solo due giorni hai cominciato a battere i piedi e gridavi anche “Vai via brutto nonno, brutto nonno, brutto nonno”. Mi hai fatto anche uno sputino. 
NIPOTINO    No era tosse. Poi però mi sono calmato.
NONNO        Ti sei calmato perché potevi giocare in giardino con gattino bianco e gattino grigio. 
NIPOTINO    Sulla luna ci sono gattino bianco e gattino grigio?
NONNO        Che ne so. Sicuramente non ci sono i tuoi compagni di scuola e non c’è la Franci, la tua amica del cuore.
NIPOTINO    Sai cosa facciamo? Diciamo alla mamma e al papà di venire anche loro con noi.
NONNO        Ma loro non possono, lo sai che…
NIPOTINO    Perché? Ho capito… il lavoro, vero?
NONNO        Bravo, sì.
NIPOTINO    E come vai in cielo?
NONNO        Con un razzo ultra a raggi infra tecno, velocissimo.
NIPOTINO    Più veloce della metropolitana lilla?
NONNO        Di più.
NIPOTINO    Nonno perché ci sono tante persone con le maschere in giro?
NONNO        (colto impreparato) Perché… perché una volta che ce l’hanno tutti, ma proprio tutti tutti, le dipingono e fanno un spettacolo bellissimo. Tu come vuoi colorare la maschera?
NIPOTINO    Io la dipinturo da Brighella. 
NONNO        Bravo.
NIPOTINO    Nonno… 
NONNO        Che c’è? Guarda che devi dormire adesso, che è tardi e che la mamma se si accorge che le hai preso il cellulare e che sei ancora sveglio… svelto dimmi che c’è?
NIPOTINO    Tu vai sulla luna e quando la guarderò la luna piena io penserò a te e tu a me.
NONNO        Come facciamo sempre.
NIPOTINO    Sì, ma questa volta penserò più forte e farò anche un bel disegno su un foglio piegato a razzetto e te lo lancio su a te.
NONNO        È un po’ lontano.
NIPOTINO    Io ho i muscoli forti. Senti.
NONNO        Urpo, acciaio. Allora puoi farcela. Bene. (Altro piccolo colpo di tosse) Ma adesso però… chiudi il telefono e nanna: un due tre fante caval e re! Un due tre, finché corro non me ciapè… hai messo giù? Hai messo giù o no? Guarda che si vede che sei ancora lì…
NIPOTINO    Lo so. Nonno, volevo sapere una ultima cosa, ultima, ultima, ultima, ultima ultima, daiii… dopo basta… 
NONNO        Ultima.
NIPOTINO    Sulla luna c’è il lavoro?
NONNO        Scherzi? Sulla luna se uno vuole lavorare lo mettono subito in castigo. Sulla luna solo si dipintura, solo si balla, si canta…
NIPOTINO    Anche le mamme e i papà cantano e non lavorano?
NONNO        Certo, soprattutto le mamme e i papà.
NIPOTINO    E ci sono i cocciolatini?
NONNO        Tanti.
NIPOTINO    Novanta?
NONNO        Di più, tanti di più.
NIPOTINO    Peccato che la mamma non vuole che li mangi, devo sempre mangiarli di nascosto. 
NONNO        Ma sulla luna puoi mangiarli come vuoi. Sulla luna è lei, la mamma, che te li dà. 
NIPOTINO    Per vero? 
NONNO        Sì. 
NIPOTINO    Nooo, che bello nonno… non vedo l’ora…
NONNO        Calma… Adesso chiudi il telefono e fai la nanna.
NIPOTINO    Ochei, nonno. Ochei, gud nait suit drim…
NONNO        Good night, good night, sweet dr… aspetta, dimenticavo, non chiudere: hai trovato l’occhietto del Gigi?
NIPOTINO    No.
NONNO        Ma chissà chi può averlo mai tolto l’occhietto del Gigi?
NIPOTINO    Sono stato io nonno.
NONNO        Immaginavo. Tu ravani sempre con quelle manine. Perché l’hai fatto?
NIPOTINO    Volevo vedere cosa c’è dentro. Un orsacchiotto con un occhio solo è così brutto nonno?
NONNO        Come faccio a dirlo se non l’ho visto. Magari sembra che strizza l’occhio, è più simpatico…
NIPOTINO    No, no. Proprio si vede che manca uno. Ma a me non mi importa. Io al mio Gigi gli voglio tanto bene ugualmente. 
NONNO        Questo è importante. 
NIPOTINO    Anzi, io al mio Gigi senza un occhio voglio bene ancora di più.
NONNO        Giusto. Volersi bene è quello che conta. Ma vedrai che la tua mamma lo trova, vedrai. Nanna adesso, dai. Spegni.
NIPOTINO    Ochei, nonno. Ochei, gud nait suit drim…
NONNO        Good night, good night, good night sweet dream…
 
In contemporanea il riverbero tenue dei due cellulari si spegne.
 
F I N E
 

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