Gran finale per Scritture, scuola itinerante di drammaturgia promossa da Riccione Teatro insieme a Teatro Stabile di Bolzano, LAC – Lugano Arte e Cultura, Teatro Bellini di Napoli, Teatro di Sardegna e Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. Sarà la città di Venezia a ospitare l’ultimo atto di questa seconda edizione, diretta da Lucia Calamaro e scandita da lezioni, incontri e prove in tutte le città partner. Da aprile a settembre ciascuno dei dodici allievi è stato accompagnato nella stesura di un nuovo testo teatrale. Undici di queste drammaturgie originali ora vengono presentate al pubblico in un ciclo di mise en espace, nell’ambito del progetto Palcoscenici Metropolitani, finanziato da un bando del Comune di Venezia con il sostegno del MiC. Gli appuntamenti, in programma dal 23 settembre al 2 ottobre, saranno ospitati negli spazi gestiti dal Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, tra lo storico Teatro Goldoni, nel sestiere di San Marco, e il moderno Teatro del Parco, a Mestre (inizio ore 19, ingresso 3 euro).
Ogni serata prevede due brevi mise en espace, di 40 e 25 minuti circa. Si comincia venerdì 23 settembre al Teatro Goldoni con la lettura scenica di Ipotesi di trama di Alessandro Paschitto e Intensamente di Denise Diaz. Il programma del primo weekend prevede poi, sabato 24 al Teatro del Parco, Sala Var di Stefano Ferrara e FFWD/Rewind di Valentina Grignoli. Si torna di nuovo al Teatro Goldoni giovedì 29 per Secondo lei di Caterina Guzzanti e Ci sarà una fine di Andrea Bizzarri, e venerdì 30 per Sono tutti napoletani di Paola Rota e Il tredicesimo figlio di Alberto Fumagalli. Ultime due tappe al Teatro del Parco: sabato 1° ottobre viene riproposta la lettura di Ipotesi di trama di Alessandro Paschitto, seguita da Una commedia a morte di Andrea Maffei; domenica 2 ottobre si chiude infine con Studi su una performance che non verrà mai fatta di Tommaso Lombardo e Specie Lazzaro di Jacopo Panizza.
Gli allievi di Scritture sono stati selezionati tramite un concorso rivolto ad autori e autrici con almeno due anni di studi o cinque anni di attività professionale in ambito teatrale. Ideata in piena pandemia come risposta a una crisi senza precedenti per il mondo dello spettacolo, la scuola, giunta alla seconda edizione, rappresenta un’importantissima novità per il sistema-teatro. Nata dall’esperienza del più importante concorso italiano di drammaturgia, il Premio Riccione, Scritture mette infatti in rete sei istituzioni teatrali disseminate tra Italia e Svizzera, formando gli autori di domani sotto la direzione di una drammaturga dall’esperienza internazionale.
Nella foto: Lucia Calamaro (foto di Luca Guadagnini)
IL PROGRAMMA DETTAGLIATO
Scritture – Mise en espace
Venezia | 23 settembre – 2 ottobre 2022
Teatro Goldoni (San Marco, 4650/B)
Teatro del Parco (via Sergio Gori, 11 – Parco Alfredo Albanese, Mestre)
Inizio ore 19, ingresso 3 euro
VENERDÌ 23 SETTEMBRE – TEATRO GOLDONI
Alessandro Paschitto, Ipotesi di trama
Che succede quando la realtà supera di gran lunga ogni aspettativa? Se il mondo non sembra più essere pensabile? Può la pagina bianca diventare il palcoscenico su cui un autore fallisce? Possono schizzi e bozzetti assurgere al rango di figure? Tentativi di linguaggio fungere da sentieri aperti verso nuove soluzioni? Ovviamente sì, altrimenti perché queste domande retoriche. Che poi comunque non ti convincono. Non ti convincono. E allora basta. Basta. Perché te ne stai qui davanti a una sinossi per cercare di capire se sei interessato? Prendi una posizione. Smetti di leggere o vieni.
Denise Diaz, Intensamente
Una coppia stretta in un abbraccio fusionale. Il cambiamento viene rimandato, l’incontro con il mondo esterno rifiutato. Fino al giorno in cui quella porta si apre e la realtà appare in tutta sua crudezza.
SABATO 24 SETTEMBRE – TEATRO DEL PARCO
Stefano Ferrara, Sala Var
Una sala Var, una partita importante. Due arbitri di calcio si chiedono se nel mondo ci sia ancora bisogno di loro. Che cosa spinge a fare l’arbitro nella vita? La giustizia, il controllo, il potere? Ma soprattutto, perché oggi è così difficile prendere una decisione?
Valentina Grignoli, FFWD/Rewind
Avanti veloce, avanti tutta, voli pindarici. Un’autrice mette in scena attraverso testi poetici la sua visione del mondo circostante. Si tratta della realtà vista da una fuga in avanti alla ricerca dell’essenza, della verità, forse, della bellezza, magari. Poi pausa. E indietro. Riavvolgimento, riconsiderazione e l’autrice dirompe sulla sua stessa narrazione integrando elementi grezzi, istintivi, primitivi, forse condivisi, che lasciano lo spettatore nel dubbio di cos’abbia davvero sentito e soprattutto cosa sia capace l’autrice, vero personaggio.
GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE – TEATRO GOLDONI
Caterina Guzzanti, Secondo lei
Fotografie di una coppia in balia di un tabù che ne paralizza gioia e comunicazione. Le danza di un amore futuribile che si consuma tra dialoghi e pensieri senza veramente iniziare mai
Andrea Bizzarri, Ci sarà una fine
Due amici increduli di fronte alla scoperta dell’ombra nascosta dietro quel normale viaggio esotico che nella vita non deve mancare. Dietro quel gradevole matrimonio che ci spetta. Dietro quella rispettabile laurea che non ci viene negata. Con l’unica possibilità di continuare ad aggiungere eventi alla lista.
VENERDÌ 30 SETTEMBRE
TEATRO GOLDONI
Paola Rota, Sono tutti napoletani
Uno zoom sulla preoccupazione genitoriale al maschile rispetto a questo oggetto in mutazione esistenziale che è l’adolescente.
Alberto Fumagalli, Il tredicesimo figlio
Il Popolo e l’Impero. Il primo rappresentato dalla figura ancestrale di una Madre, il secondo porta le forme di un vecchio uomo politico. I tempi che corrono, seppur distanti da una fedelissima ricostruzione storica, rimandano a quelli di una Giudea lontana circa duemila anni. Il Popolo aspetta il Salvatore, il figlio di Dio, ma la pazienza dell’attesa sembra ormai finita. Giulio Svetonio, il più acuto tra i funzionari politici, legge da questa eterna promessa, una possibilità concreta: scrivere una storia, incredibile, straordinaria, forse, eterna.
SABATO 1 OTTOBRE
TEATRO DEL PARCO
Alessandro Paschitto, Ipotesi di trama
Che succede quando la realtà supera di gran lunga ogni aspettativa? Se il mondo non sembra più essere pensabile? Può la pagina bianca diventare il palcoscenico su cui un autore fallisce? Possono schizzi e bozzetti assurgere al rango di figure? Tentativi di linguaggio fungere da sentieri aperti verso nuove soluzioni? Ovviamente sì, altrimenti perché queste domande retoriche. Che poi comunque non ti convincono. Non ti convincono. E allora basta. Basta. Perché te ne stai qui davanti a una sinossi per cercare di capire se sei interessato? Prendi una posizione. Smetti di leggere o vieni.
Andrea Maffei, Una commedia a morte
Quattro clown stanno montando il loro spettacolo. Contratto alla mano, potranno svoltare le loro vite. Ma se nei loro numeri gli errori sono un espediente comico, nella realtà diventano tragedia: eseguendo la gag di punta dello show, uno di loro perde la vita. In questa commedia dark dal tempo sospeso, vediamo i risvolti dell’incidente.
DOMENICA 2 OTTOBRE
TEATRO DEL PARCO
Tommaso Lombardo, Studi su una performance che non verrà mai fatta
Un artista crea installazioni dentro casa. A guardarlo, un amico soltanto. E se i vari tentativi di performance fossero già, essi stessi, performance?
Jacopo Panizza, Specie Lazzaro
Un divulgatore tiene una conferenza sulle Specie Lazzaro, ovvero organismi che riappaiono dopo la loro presunta estinzione. E se, tra queste, ci fosse quella umana? Attraverso tartarughe delle Galápagos, figure bibliche e un film con Natalie Portman, l’antropocentrismo subirà una mutazione. L’essere umano avrà ancora una voce per esprimersi?