>
>
Tradimenti

Tradimenti

Spazio Tondelli
Mercoledì 3 febbraio, 21.00

Francesco Scianna, Ambra AngioliniTRADIMENTI
di Harold Pinter
con Ambra Angiolini, Francesco Scianna, Francesco Biscione
Alessandra Serra, traduzione
Luca D’Alberto, musiche
Giuseppe Filipponio, luci
Michele Placido, regia

Diretti da Michele Placido, due attori molto amati della scena italiana, Ambra Angiolini e Francesco Scianna, portano in scena una delle opere più note del premio Nobel Harold Pinter. Robert ed Emma all’apparenza sono una coppia felicemente sposata, hanno successo nei loro rispettivi lavori e sono buoni amici di Jerry e sua moglie Judith. A una festa Jerry confessa a Emma di amarla e lei ricambia lo stesso sentimento. Ma Robert – il più perspicace, il più arguto, il più scaltro dei tre personaggi – si accorge dell’infedeltà di sua moglie ed Emma, schiacciata dalle proprie bugie e dal tradimento, finalmente confessa.

Leggendo la commedia di Pinter, che va a ritroso dal 1977 al 1968, con i miei attori Angiolini, Scianna e Biscione, abbiamo fatto un gioco, cioè leggerla dall’ultima scena, che si svolge appunto nel 1968, per poi procedere fino al 1977… Essendo stato personalmente coinvolto in quegli anni sessantottini (avevo 22-23 anni) sia da un punto di vista politico che sentimentale, mi sono confessato e rivelato agli attori della compagnia, raccontando il mio Sessantotto e come la commedia di Pinter mi abbia toccato anche da un punto di vista autobiografico. Ho raccontato di una personale parabola sentimentale e politica e di come quegli amori di gruppo, la libertà sessuale, le prime trasgressioni, i furori rivoluzionari siano stati poi, negli anni a venire, traditi e a volte falliti miseramente. La storia di quegli anni parla, e non solo per me, di amori finiti, ma soprattutto di tradimenti politici, ideologici e sociali. Ecco, sì, forse questo testo si può leggere non solo come la fine di una storia d’amore più o meno grande, ma anche come un totale fallimento di un’utopia rivoluzionaria che voleva migliorare e cambiare il pensiero occidentale. E, proprio come nel testo di Pinter, anch’io, che facevo parte di quella generazione, mi ritrovo oggi di nuovo punto e accapo.
– Michele Placido

Lo spettacolo in scena a Riccione
Foto di Margherita Cenni

Skip to content