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Premio Riccione per il Teatro Categorie di Concorso

Premio Riccione
per il Teatro

Il Premio Riccione per il Teatro è un concorso biennale per testi teatrali in lingua italiana o in dialetto ancora non rappresentati in pubblico. I testi, inviati dagli autori secondo le modalità previste dal bando di concorso, vengono valutati da una giuria di esperti che decreta prima i finalisti e poi l’opera vincitrice, destinataria anche di un premio in denaro (nell’ultima edizione 5.000 euro). Per favorire la rappresentazione scenica delle opere in concorso, tradizionalmente viene assegnato anche un premio di produzione (attualmente 15.000 euro), che da alcuni anni è attribuito in una seconda fase con una competizione riservata ai finalisti del Premio Riccione per il Teatro.
Il concorso assegna inoltre un premio al miglior testo di un autore under 30 (Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, accompagnato anche da un premio di produzione specifico) e una menzione speciale all’opera che meglio coniuga scrittura teatrale e ricerca letteraria (menzione speciale “Franco Quadri”).

La storia del Premio Riccione

Il Premio Riccione è il più longevo dei concorsi drammaturgici italiani. Nasce infatti nel 1947, un anno di grande rilancio per il mondo del teatro: lo stesso in cui prendono il via i due più importanti festival teatrali europei (Avignone e Edimburgo) e viene fondato il primo stabile italiano, il Piccolo Teatro di Milano.

Il 1° gennaio 1947, per rialzarsi dalle devastazioni della Seconda guerra mondiale, il Comune di Riccione punta sulla cultura e insieme all’Azienda Autonoma di Soggiorno, su iniziativa del sindaco Gianni Quondamatteo e dello scenografo bolognese Paolo Bignami, pubblica il bando del “Premio Nazionale Riccione”. Un premio inizialmente doppio, da assegnarsi a “un lavoro drammatico” in lingua italiana non ancora rappresentato e anche a “un’opera letteraria narrativa di contenuto sociale”. Per la giuria viene scelto un gruppo di grandi letterati: Sibilla Aleramo (presidente), Mario Luzi, Guido Piovene, Cesare Zavattini, Elio Vittorini, Corrado Alvaro e Romano Bilenchi. La cerimonia di premiazione si svolge il 16 agosto 1947 a Riccione, di fronte al presidente dell’Assemblea Costituente Umberto Terracini, e ad aggiudicarsi la sezione narrativa – ex aequo con Fabrizio Onofri – è un esordiente destinato a fare la storia della letteratura: Italo Calvino, premiato, a soli ventitré anni, per Il sentiero dei nidi di ragno, opera prima al tempo inedita.

L’anno successivo la sezione narrativa scompare e il Premio Riccione si concentra definitivamente sulle opere teatrali, allargando però il numero dei riconoscimenti. Nell’elenco dei vincitori o dei premiati figurano tra gli altri Tullio Pinelli (1951), Luigi Squarzina (1952), Enzo Biagi (1953), Enrico Vaime (1963), Dacia Maraini (1975, 1976, 1978, 1981) e Masolino D’Amico (1982), mentre in giuria si susseguono grandissimi nomi del teatro e della cultura, con una prassi rimasta invariata fino ai giorni nostri.

Una svolta importante arriva nel 1982 con la decisione di affidare a Franco Quadri, intellettuale lontano dal teatro di prosa tradizionale, il nuovo corso del Premio Riccione. Dal 1983 il concorso diventa biennale e Quadri ne assume prima la direzione artistica (1983-1991) e poi la presidenza di giuria (1995-2007). Questo lungo ciclo si segnala per l’attenzione alle voci eccentriche e al passaggio dei testi dalla pagina alla scena, con uno specifico premio di produzione. Giurie prestigiose premiano autori come Enzo Moscato, Antonio Tarantino, Raffaello Baldini, Giorgio Pressburger, e nel palmarès del 1985 figura anche Pier Vittorio Tondelli, scrittore che fino alla sua scomparsa continua a collaborare con l’organizzazione del Premio Riccione. Proprio in onore di Tondelli nel 1999 viene introdotta una sezione under 30, che sin dalle prime edizioni accoglie alcune delle voci più interessanti della nuova drammaturgia (Fausto Paravidino, Letizia Russo, Davide Enia, Stefano Massini, Mimmo Borrelli).

Concluso il ciclo di Quadri, come presidenti di giuria del Premio Riccione si alternano Umberto Orsini (2009-2013), Fausto Paravidino (2015-2019) e Lucia Calamaro (dal 2021). Fra le tante novità di questa fase si segnalano la nascita della menzione speciale “Franco Quadri”, l’allargamento dei premi di produzione ai giovani autori e l’ampliamento delle collaborazioni, con la promozione dei testi premiati su più canali (teatro, radio, editoria) e in diversi Paesi del mondo. Accanto al concorso – vinto nelle ultime edizioni da Vitaliano Trevisan, Tatjana Motta, Pier Lorenzo Pisano e Tolja Djokovic – sono poi nate iniziative parallele, come la scuola di drammaturgia Scritture e il Premio speciale per l’innovazione drammaturgica, assegnato fuori concorso a personalità che hanno aperto nuove strade al mondo del teatro.

Il palmarès completo del Premio Riccione per il Teatro

Domande frequenti

Con quale frequenza si svolge il concorso?
Dal 1983 il Premio Riccione per il Teatro è biennale e si svolge solo negli anni dispari.

Il mio testo è già andato in scena: può partecipare al Premio Riccione?
No, prima della cerimonia di premiazione le opere non possono essere rappresentate in pubblico. Fanno eccezione la lettura, la mise en espace e rappresentazioni parziali o in forma di studio.

Possono partecipare anche i testi dialettali?
Sì, purché accompagnati da una traduzione italiana a fronte o da una versione semplificata in lingua italiana.

Possono partecipare traduzioni, trasposizioni e adattamenti?
Sì, ma solo se si distinguono dal testo originale per autonomia creativa.

È possibile inviare più opere?
Sì, uno stesso autore può presentare più opere, ma solo se non le ha già inviate alle edizioni precedenti del concorso.

Come funziona il premio di produzione?
Si tratta di un concorso “di secondo livello” riservato ai finalisti, che saranno accompagnati da Riccione Teatro nella stesura di un progetto di produzione. Per accedere alla prima fase del Premio Riccione per il Teatro, basta inviare il proprio testo e gli altri documenti richiesti dal bando.

Se un testo è scritto da più autori, come si compila la scheda di partecipazione?
Ogni autore compila autonomamente la scheda di partecipazione inserendo i propri dati. Al momento di allegare il testo e la ricevuta di pagamento, tutti gli autori caricheranno lo stesso testo e la stessa ricevuta.

Le informazioni fornite si riferiscono al bando di concorso più recente. Nelle edizioni future il regolamento potrebbe variare. Per informazioni dettagliate, consultare il bando di concorso ufficiale.

Il bando di concorso

Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” Under 30

Chi si iscrive al Premio Riccione per il Teatro e rientra nella definizione di autore under 30, così come stabilita dal bando di concorso, compete automaticamente sia per il Premio Riccione per il Teatro (la sezione di concorso principale) che per il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” (la sezione under 30, contemporanea a quella principale, e quindi biennale).

Destinato al testo più meritevole fra quelli presentati dagli autori under 30, il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” assegna un premio in denaro, che attualmente ammonta a 3.000 euro. Al termine del concorso,  tutti i finalisti del Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” concorrono inoltre a un ulteriore riconoscimento, ideato per favorire il passaggio dalla pagina scritta alla scena: un premio di produzione da 10.000 euro, a parziale copertura delle spese di allestimento scenico  del testo presentato in concorso.

La storia del Premio Riccione 
“Pier Vittorio Tondelli”

Il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” è intitolato a uno degli scrittori italiani più influenti del secondo Novecento, presente nel palmarès del 38° Premio Riccione per il Teatro (1985) con la commedia La notte della vittoria, poi pubblicata con il titolo di Dinner party. Diventato in seguito uno dei collaboratori più preziosi di Riccione Teatro, fino alla sua prematura scomparsa, avvenuta nel 1991, Pier Vittorio Tondelli è stato uno dei più importanti talent scout della letteratura italiana. Per ricordarlo, Riccione Teatro ha dapprima istituito delle borse di studio destinate a giovani drammaturghi e poi, nel 1999, una vera e propria sezione under 30 del Premio Riccione per il Teatro. Da subito, con il successo di un giovanissimo Fausto Paravidino, il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” si è configurato come un importantissimo trampolino di lancio per le nuove voci della drammaturgia. Gli autori e i testi premiati sono stati rappresentati in importanti teatri italiani e spesso anche stranieri, con un’attività di promozione internazionale che si è particolarmente intensificata negli ultimi anni. Oltre a Fausto Paravidino (1999), l’elenco dei vincitori comprende Letizia Russo (2001), Davide Enia (2003), Stefano Massini (2005), Mimmo Borrelli (2007), Maria Teresa Berardelli (2009), Lorenzo Piccolo (2011), Emanuele Aldrovandi (2013), Carlo Guasconi (2015), Pier Lorenzo Pisano (2017), Tommaso Fermariello (2019), Nicolò Sordo (2021) e Benedetta Pigoni (2023).

Il palmarès completo del Premio Riccione per il Teatro

Domande frequenti

Sto per compiere trent’anni: rientro ancora fra gli autori del “Tondelli”?
Attualmente il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” è riservato agli autori che nell’anno solare precedente al concorso non hanno ancora compiuto trent’anni. Nel caso del 58° Premio Riccione per il Teatro, in programma nel 2025, saranno quindi ammessi alla sezione under 30 tutti i partecipanti nati dall’1 gennaio 1995 in poi (perché al 31 dicembre 2024 non hanno ancora compiuto trent’anni).

Per il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” c’è una domanda di iscrizione specifica?
No, la partecipazione al Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” avviene automaticamente con l’iscrizione al Premio Riccione per il Teatro. Non serve nessuna domanda specifica.

Se ho meno di trent’anni posso vincere solo il “Tondelli”?
No. La partecipazione al Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” non comporta l’esclusione dagli altri riconoscimenti del concorso. Gli under 30 sono quindi in gara anche per il Premio Riccione per il Teatro, possono vincere la menzione speciale “Franco Quadri” e possono ricevere eventuali segnalazioni speciali.

Come funziona il premio di produzione?
Si tratta di un concorso “di secondo livello” riservato ai finalisti, che saranno accompagnati da Riccione Teatro nella stesura di un progetto di produzione. Per accedere alla prima fase del Premio Riccione per il Teatro e del Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, basta inviare il proprio testo e gli altri documenti richiesti dal bando.

Le informazioni fornite si riferiscono al bando di concorso più recente. Nelle edizioni future il regolamento potrebbe variare. Per informazioni dettagliate, consultare il bando di concorso ufficiale.

Il bando di concorso

Menzione Speciale “Franco Quadri”

Dal 2011 il Premio Riccione per il Teatro assegna una menzione speciale alla memoria di Franco Quadri, una delle figure cruciali nella storia del concorso. Intellettuale in prima linea nella promozione del teatro contemporaneo, Franco Quadri contribuì profondamente al rinnovamento del Premio Riccione per il Teatro, prima come direttore artistico (1983-1995) e poi come presidente di giuria (1997-2007).  Pochi mesi dopo la sua scomparsa, avvenuta nel marzo del 2011, la giuria del 51° Premio Riccione per il Teatro assegnò per la prima volta una menzione speciale alla memoria di Franco Quadri, premiando con il nuovo riconoscimento una delle opere finaliste, Viva l’Italia di Roberto Scarpetti. Dall’edizione successiva la menzione speciale “Franco Quadri” è stata istituzionalizzata, diventando una presenza fissa nel bando biennale del Premio Riccione per il Teatro. Destinata “all’opera che meglio coniuga scrittura teatrale e ricerca letteraria” fra tutte quelle inviate in concorso al Premio Riccione per il Teatro (senza distinzioni di età), prevede anche un premio in denaro, che attualmente ammonta a 1.000 euro.

La storia della menzione speciale “Franco Quadri”

Dopo la menzione assegnata a Roberto Scarpetti nel 2011 per Viva l’Italia, le edizioni successive hanno visto i successi di Maurizio Patella (Loro, 2013), Vitaliano Trevisan (Il cerchio rosso. Studio per un affresco, 2015), Fabio Massimo Franceschelli (Damn and Jammed, 2017), Elvira Frosini-Daniele Timpano (Ottantanove, 2019), Christian di Furia (Flusso, 2021) e Jacopo Giacomoni (È solo un lungo tramonto, 2023).

Il palmarès completo del Premio Riccione per il Teatro

Domande frequenti

Come si fa a ricevere la menzione speciale “Franco Quadri”?
Per ricevere la menzione speciale “Franco Quadri” è sufficiente essersi iscritti al Premio Riccione per il Teatro. Non servono domande specifiche.

Possono vincere la menzione anche i finalisti del “Tondelli”?
Sì, la menzione speciale “Franco Quadri” può essere assegnata a chiunque partecipi al Premio Riccione per il Teatro, senza distinzioni di età.

Le informazioni fornite si riferiscono al bando di concorso più recente. Nelle edizioni future il regolamento potrebbe variare. Per informazioni dettagliate, consultare il bando di concorso ufficiale.

Il bando di concorso

Premio Riccione alla drammaturgia per le nuove generazioni

Dal 2025 il Premio Riccione per il Teatro introduce un nuovo riconoscimento, il Premio Riccione alla drammaturgia per le nuove generazioni. Ideato per valorizzare le opere scritte per un pubblico di bambini o adolescenti, il nuovo riconoscimento è assegnato più precisamente a un testo i cui spettatori ideali rientrino in una di queste due fasce d’età: 7-11 anni o 12-15 anni. L’opera vincitrice, oltre a ricevere il premio e un contributo in denaro di 1.000 euro, sarà automaticamente prodotta in forma di spettacolo da La Città del Teatro/Fondazione Sipario Toscana Onlus – Centro di Produzione Teatrale. Tutti i lavori finalisti, compreso quello vincitore, saranno inoltre oggetto di lettura scenica non integrale al Festival Segnali.
Per partecipare a questa nuova categoria di concorso basta barrare la relativa casella nel modulo di partecipazione. Le opere iscritte in questa categoria parteciperanno comunque anche alle altre sezioni di concorso (primo premio assoluto, menzione speciale “Franco Quadri” e, se l’età dell’autore o dell’autrice lo consente, anche premio under 30). L’unica variante riguarda la procedura di valutazione: esclusivamente per il Premio Riccione alla drammaturgia per le nuove generazioni, la valutazione sarà affidata a un comitato composto da personalità esperte di teatro ragazzi; per gli altri premi, lo stesso testo sarà valutato dalla giuria del Premio Riccione.

Domande frequenti

A cosa si riferiscono le fasce di età 7-11 e 12-15 anni, all’età degli autori?
Assolutamente no. Sono le età immaginate dall’autore di un testo per lo spettatore modello, cioè per il pubblico ideale di quel testo. L’opera può ovviamente essere apprezzata anche da pubblici di tante altre età, ma gli spettatori ideali/principali dovranno rientrare nelle due fasce indicate. Per gli autori invece la carta d’identità non conta. È sufficiente essere stati bambini: in questo secolo, o in quello precedente.

Viene assegnato un premio per ognuna delle due fasce di età?
No. Il premio è unico. Può vincerlo indifferentemente un testo per spettatori di 7-11 anni o un testo per spettatori di 12-15 anni.

Un’opera che vince questa sezione può vincere anche il Premio Riccione?
Certo. La partecipazione a questa sezione non è esclusiva, ma offre una possibilità in più agli autori. In linea teorica, un lavoro può competere anche per tutti e quattro i premi del concorso: se un’opera di teatro ragazzi, scritta da un under 30, si distingue per il suo valore assoluto e per il suo interesse letterario, avrà tutte le carte in regola per puntare contemporaneamente al Premio Riccione alla drammaturgia per le nuove generazioni (pubblico giovane), al Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” (autore under 30), al Premio Riccione per il Teatro (valore assoluto) e anche alla menzione speciale “Franco Quadri” (ricerca teatrale e letteraria).

Le informazioni fornite si riferiscono al bando di concorso più recente. Nelle edizioni future il regolamento potrebbe variare. Per informazioni dettagliate, consultare il bando di concorso ufficiale.

Il bando di concorso

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