3-6 NOVEMBRE 2022 – PALAZZO DEL TURISMO
Teatro dell’ascolto, installazione
CAMERE SEPARATE
drammaturgie sonore di Maria Wojtyszko e Tommaso Fermariello
video di Massimo Salvucci, Stefano Bisulli, El Prez
in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Fabulamundi Playwriting Europe
• ingresso libero a turni, ogni 20 minuti
orari: giovedì 21:00-24:00, venerdì 17:00-24:00, sabato 11:30-24:00, domenica 14:00-18:00
durata dei microdrammi e del video: da 8 a 15 minuti ciascuno
Dopo il grande successo alle giornate del 56° Premio Riccione, torna con una nuova proposta Camere separate, esperimento di teatro dell’ascolto che presenta brevi drammaturgie scritte non per il palcoscenico, ma per essere ascoltate in podcast. I microdrammi selezionati – Di cosa parlo, quando parlo di acquari? di Maria Wojtyszko e Hollywood di Tommaso Fermariello – nascono all’interno di due iniziative diverse, Il mondo raccontato dagli oggetti (collaborazione tra il CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Riccione Teatro e il network internazionale Fabulamundi Playwriting Europe), e Abbecedario per il mondo nuovo (progetto del Piccolo Teatro di Milano rivolto ad autori italiani under 35 segnalati dal Premio Riccione o dal Premio Hystrio – Scritture di scena). Ad accomunare le due iniziative è il desiderio di stimolare la creatività dei drammaturghi, invitandoli a ideare podcast distribuiti online ma proposti anche, come in questo caso, in speciali “stanze d’ascolto”: vere e proprie installazioni, piccoli set per singoli ascoltatori.
Il titolo Camere separate fa riferimento a questo secondo tipo di fruizione, ma rimanda anche a una delle opere più celebri di Pier Vittorio Tondelli, scrittore al quale è intitolata la sezione under 30 del Premio Riccione. Per ricordare l’opera e la vita di questo grande autore, legatissimo a Riccione, l’installazione propone in prima visione il video Lo spazio del cuore. Pier Vittorio Tondelli a Riccione, con testimonianze di Simonetta Sciandivasci e Simone Bruscia.
Di cosa parlo, quando parlo di acquari?
di Maria Wojtyszko
con Lucia Mascino
regia: Fabrizio Arcuri
traduzione: Francesco Annichiarico
post-produzione: Giulio Ragno Favero
produzione: CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Riccione Teatro, Fabulamundi Playwriting Europe, nell’ambito del progetto Il mondo raccontato dagli oggetti
Di cosa parlo, quando parlo di acquari? è un tuffo all’indietro nel tempo, alla scuola che sa di cloro e gomma da scarpe, a un uccellino cieco e spiumato trovato un giorno per caso su un marciapiede, alle sigarette fumate una dopo l’altra da una madre troppo assente, all’ossessione del successo nella Varsavia post-comunista, alla dipendenza dall’alcol, all’anno di una fine del mondo annunciata e poi mai successa, all’inferno già passato, al mantenersi a galla nel quotidiano o in un recipiente pieno d’acqua. D’altronde, si sa, gli acquari sono ecosistemi capaci di funzionare da soli.
Maria Wojtyszko (Varsavia 1982) è una sceneggiatrice e drammaturga polacca. Formatasi in Cultural Studies all’Università di Varsavia, ha studiato scrittura per il cinema alla Scuola di cinema di Łòdź e regia cinematografica alla Wajda School. La sua produzione comprende cortometraggi, sceneggiature per diverse serie TV, ma anche numerosi testi teatrali, sia per bambini che per adulti. Le sue opere sono state prodotte in Polonia, Germania, Repubblica Ceca, Austria e Finlandia e hanno ricevuto numerosi riconoscimenti. Dal 2012 è direttrice letteraria del Teatr Lalek, Il Teatro delle Marionette di Breslavia, all’interno del quale si impegna a promuovere la drammaturgia polacca contemporanea.
Hollywood
di Tommaso Fermariello
con Giovanni Drago, Anna Godina, Francesca Osso e Simone Tudda
regia: Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni
produzione: Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, in collaborazione con Premio Hystrio – Scritture di scena e Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, nell’ambito del progetto Abbecedario per il mondo nuovo
Hollywood è il racconto di una strage. Due ragazzi irrompono dentro una discoteca di paese e iniziano a sparare: il loro scopo è uccidere tutte le persone attraenti lì dentro. È la vendetta dei brutti contro i belli. Dentro la discoteca seguiamo il racconto di una degli attentatori, e di un ragazzo che quella sera si trova lì con la sua ragazza. A loro si incrocia la voce di una ragazza che viene dallo stesso paese, è diventata una famosa attrice di Hollywood, e racconta un suo particolare attacco di panico.
Tommaso Fermariello (Tradate 1994) studia come attore all’Accademia Teatrale Veneta, dove si diploma nel 2016, e l’anno seguente è cofondatore della compagnia La Petite Mort Teatro, per cui scrive e interpreta diversi spettacoli, tra i quali Money, finalista al Premio Hystrio – Scritture di scena, e Left(L)Over, menzione speciale al premio Giovani Realtà del Teatro. Nel 2019 vince il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” con la pièce Fantasmi, mentre nel 2020 scrive per il Teatro Stabile del Veneto il progetto video Falene. Nel 2021 è tra i drammaturghi coinvolti dal CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia nel progetto Il mondo raccontato dagli oggetti; per il Teatro Stabile del Veneto scrive invece la trilogia Abitare lo specchio, con la regia di Alessandro Businaro. Sempre nel 2021, per il testo Anna vince una menzione speciale al Premio Hystrio – Scritture di scena. Nel 2022 scrive R+G, che debutta all’Estate Teatrale Veronese con la regia di Stefano Cordella.
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