Giovedì 23 giugno, al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano, debutta in prima nazionale Carbonio, spettacolo tratto dal testo vincitore del 56° Premio Riccione per il Teatro. Scritto e diretto da Pier Lorenzo Pisano lo spettacolo è prodotto dal Piccolo Teatro di Milano con il Teatro Bellini di Napoli. Gli interpreti sono Federica Fracassi e Mario Pirrello, mentre le scene sono firmate da Marco Rossi, le luci da Gianni Staropoli e i costumi da Raffaella Toni. La serata inaugurale, dedicata all’organizzazione di cure palliative Vidas, sarà introdotta da Ferruccio De Bortoli (presidente di Vidas) e da Claudio Longhi (direttore del Piccolo Teatro). Le repliche continueranno fino al 3 luglio.
Lo spettacolo parte da un evento straordinario: è appena avvenuto il primo incontro ravvicinato con una forma di vita aliena che, a differenza delle forme di vita presenti sulla Terra, non presenta nessuna molecola di carbonio. Non ci sono dubbi: il fatto è documentato, con dovizia di dettagli, sui social. L’attenzione si concentra quindi sul dialogo serrato, di tipo quasi investigativo, tra la donna incaricata di verificare l’accaduto e l’uomo che ha vissuto l’esperienza. Carbonio procede lungo due binari che si intersecano di continuo: la conversazione tra Federica Fracassi e Mario Pirrello, e il commento ironico che lo stesso Pisano fa di alcune immagini mandate in orbita sulle sonde Voyager, ingenua rappresentazione dell’umanità a uso di un ipotetico osservatore universale. Il testo – già tradotto in inglese e tedesco – sovrappone la sua struttura concentrica al cerchio scenico del Teatro Studio, con un’idea di circolarità che richiama il Golden Voyager Record, il disco d’oro della NASA simbolo stesso dello spettacolo. L’esito è un vortice di divertimento fantascientifico, che mette a nudo il mix di smarrimento e presunzione con cui l’essere umano si affaccia all’infinito. Carbonio è però soprattutto una delicata meditazione sulla necessità del narrare come strumento per ricucire le lacerazioni della storia.
Così il direttore del Piccolo Teatro, Claudio Longhi, commenta Carbonio: «L’originalità risiede in una fiaba teatrale fantascientifica che, mescolando due direttrici narrative principali, e giocando felicemente con una varietà di toni, insegue tracce di futuro in una ramificazione di possibilità. […] Fondata sulle logiche dell’immaginazione e del mito, quella di Carbonio si rivela, dunque, essere la storia di come (ri)scrivere continuamente il futuro, attraverso una divertita e insieme intima interrogazione attorno alle aspirazioni e ai limiti dell’umano; in fondo, con le parole di Italo Calvino, “Le fiabe sono vere. Sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita […]; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e una donna”.»
Oltre allo spettacolo, il Piccolo Teatro di Milano ha organizzato anche un calendario di eventi collaterali in diverse location milanesi. Accanto a proiezioni (Incontri ravvicinati del terzo tipo all’Anteo SpazioCinema, il 20 giugno) e talk di taglio scientifico (Life on Mars? al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, il 26 giugno), segnaliamo in particolare due appuntamenti strettamente legati allo spettacolo. Mercoledì 22 giugno, alle 17.30, presso il Chiostro Nina Vinchi, gli attori Federica Fracassi e Mario Pirrello incontrano il pubblico per riflettere sui temi che attraversano lo spettacolo. Il successivo mercoledì 29 giugno, sempre al Chiostro Nina Vinchi e sempre alle 17.30, verrà presentato il libro di Carbonio. Edito dal Saggiatore, nella collana editoriale del Piccolo, il volume sarà disponibile in libreria già nei giorni del debutto.