Drammaturga, regista e attrice, nasce a Roma, si trasferisce a Montevideo e si laurea in arte ed estetica alla Sorbona di Parigi. Insegna per un periodo all’Universidad Católica di Montevideo, poi a Roma collabora con Rialto Sant’Ambrogio. Fonda quindi l’associazione Malebolge e dà corpo alla sua scrittura scenica con Medea. Tracce di Euripide, Woyzeck, Guerra, Cattivi maestri, Tumore. Uno spettacolo desolato e Magick. Autobiografia della vergogna. Nel 2012 L’origine del mondo. Ritratto di un interno vince tre premi Ubu, tra cui quello assegnato al miglior nuovo testo italiano, e il Premio Enriquez per regia e drammaturgia.
Due lavori teatrali successivi – La vita ferma. Sguardi sul dolore del ricordo e Si nota all’imbrunire. Solitudine da paese spopolato – sono finalisti ai Premi Ubu 2017 e 2019. Sempre nel 2019, Lucia Calamaro vince il Premio Hystrio alla drammaturgia, inizia a insegnare al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, presenta Nostalgia di Dio e debutta con il monologo Smarrimento. Le sue ultime creazioni sono Da lontano. Chiusa sul rimpianto e Darwin inconsolabile. Un pezzo per anime in pena. Dal 2021 Lucia Calamaro è presidente di giuria del Premio Riccione per il Teatro e dallo stesso anno dirige la scuola di drammaturgia Scritture.
Editoria e Spettacolo le ha dedicato l’antologia Il ritorno della madre, a cura di Renato Palazzi. La vita ferma e L’origine del mondo sono editi in Francia da Actes Sud e in Italia da Einaudi, che ha in catalogo anche Nostalgia di Dio.
Foto di Guido Mencari (dettaglio)