Annunciati i finalisti del 57° Premio Riccione: Tolja Djokovic, Jacopo Giacomoni, Nalini Vidoolah Mootoosamy, Armando Pirozzi e Fabio Pisano. Per la sezione under 30 (15° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”): Giulia Di Sacco, Riccardo Favaro, Niccolò Fettarappa, Benedetta Pigoni, Eliana Rotella. Appuntamento a Riccione, 13-15 ottobre.
Domenica 6 novembre: la danza di Jacopo Jenna
DOMENICA 6 NOVEMBRE 2022 – PALAZZO DEL TURISMO
17:00
Danza, live performance
E’ bal. Palcoscenici romagnoli per la danza contemporanea
ALCUNE COREOGRAFIE
di Jacopo Jenna
con Ramona Caia
ideazione, regia e videocoreografia: Jacopo Jenna
collaborazione e danza: Ramona Caia
collaborazione e video: Roberto Fassone
musica originale: Francesco Casciaro
disegno luci: Mattia Bagnoli
costume: Eva di Franco
organizzazione: Luisa Zuffo
produzione: KLm-Kinkaleri
coproduzione: Centrale Fies
con il supporto di Azienda Speciale Palaexpo – Mattatoio, progetto Prender-si cura
• ingresso libero, fino a esaurimento posti: 40 minuti
A seguire
Talk
GLI ARCHIVI DEL CORPO: APPUNTI PER UNA COREOGRAFIA DAL MONDO
a cura di Lorenzo Conti, con Jacopo Jenna e Ramona Caia
Alcune coreografie è una performance multidisciplinare e sperimentale che mette in dialogo la danzatrice Ramona Caia con un prezioso e ponderoso lavoro di raccolta video, montaggio e successiva rielaborazione di una serie di tipologie di danza. La coreografia si costruisce attraverso la mimesi di una moltitudine di frammenti video montati in una sequenza serrata, frugando tra la storia della danza e della performance, attraversando il cinema e internet, in cerca di una materia cinetica sensibile.
Diviso in due parti distinte, Alcune coreografie parla della danza che parla della danza attraverso la danza e che con essa si confonde fino a produrre nuove immagini.
Nella prima parte la danzatrice incarna, trasforma, connette e riporta al presente il corpo dell’immagine, ne sonda la dinamica, la libertà e l’immediatezza linguistica senza un punto di vista privilegiato, lo sradica dall’immaginario nello svolgimento di una coreografia esatta. La danza tenta di liberarsi dalla forza dell’immagine, smettendo di riferirsi a qualcos’altro, per iniziare a rifarsi solo a se stessa.
Nella seconda parte, un video originale dell’artista Roberto Fassone offre una sequenza di coreografie visive, un paesaggio simbolico dove l’umano è assente ma nel quale ancora cerca un rapporto con il corpo in scena e riflette su quella materia intangibile di cui la danza è fatta.
Jacopo Jenna è coreografo, performer e filmmaker. La sua ricerca indaga la percezione della danza e la coreografia come una pratica estesa, generando vari contesti performativi in cui ricollocare il corpo in relazione al movimento. Laureato in sociologia, si è formato nella danza presso la Codarts (Rotterdam Dance Academy), per poi occuparsi di percorsi educativi e nuove strategie di relazione con l’arte perfomativa. Ha collaborato con compagnie stabili e progetti di ricerca coreografica di tutta Europa, e con artisti come Jacopo Miliani, Caterina Barbieri, Roberto Fassone, Ramona Caia e Bassam Abou Diab. Il suo lavoro è prodotto e supportato da spazioK/Kinkaleri.
Tra i festival e le istituzioni che hanno presentato i suoi progetti: Centrale Fies (Dro); Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni (Firenze); MART (Rovereto); Contemporanea Festival (Prato); Pépinières européennes pour jeunes artistes/Jeune Création-Vidéo Cinéma; Fondazione Palazzo Strozzi (Firenze); Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci (Prato); Fabbrica Europa (Firenze); CROSSaward; Danae Festival (Milano); Short Theatre (Roma); Dansem (Marsiglia); Bipod Festival (Beirut); Palazzo Grassi Punta della Dogana (Venezia); Chantiers d’Europe – Théâtre de la Ville (Parigi); Do Disturb – Palais de Tokyo (Parigi); Mudam – Museo di arte contemporanea (Lussemburgo).
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