Nicolò Sordo, da Riccione al Romaeuropa Festival

Nella prestigiosa cornice del Romaeruropa Festival, al Mattatoio di Roma, debutta in scena Ok boomer. Anch’io sono uno stronzo, spettacolo tratto dal testo che nel 2021 ha vinto il 14° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” under 30. Scritto da Nicolò Sordo, e interpretato dallo stesso Sordo con Filippo Quezel, lo spettacolo è diretto da Babilonia Teatri ed è coprodotto da Riccione Teatro insieme a La Piccionaia CPT, Fondazione Sipario Toscana e Romaeuropa Festival. La prima è in programma mercoledì 19 ottobre, alle 21:30, con replica alla stessa ora giovedì 20.

 

Ok boomer racconta il sabato pomeriggio in un negozio di articoli sportivi di un centro commerciale, dove ladruncoli di ogni genere prendono d’assalto tutto ciò che capita loro a tiro. Un ragazzino, beccato a rubare un paio di Nike Air, porta accidentalmente alla luce una realtà ben più torbida che si cela nel seminterrato del negozio: un laboratorio dove lavorano persone sfruttate ridotte in schiavitù. Un manipolo di eroi improvvisati cerca disperatamente di salvarli, ma solo per salvare se stessi e le proprie esistenze mediocri. Una finta lotta al capitale, un rimpallo di colpe tra boomer che immancabilmente scaricano la responsabilità del loro ennesimo fallimento sul ragazzino adolescente. 

 

“Il testo nasce da un fatto vero” racconta Sordo. “Io cerco sempre di fare cose che nascono da fatti che mi riguardano e tanti anni fa mia madre lavorava per una catena di negozi di sport, dove il sabato praticamente tutti quelli che entravano venivano solo a rubare e nessuno comprava niente. Da questo fatto ho scritto questo testo che parla del consumismo, del capitalismo e anche del ruolo delle persone giovani che hanno poca voce.”

 

Sul palco Sordo, entrando e uscendo dalla narrazione della vicenda, gioca con la sua creatura mettendone a nudo i meccanismi e sovrapponendo allo svolgersi dei fatti la sua biografia e le sue riflessioni. La narrazione procederà a singhiozzo e prenderà forma sia attraverso la voce degli attori sia attraverso la costruzione di immagini e azioni sceniche in grado di fare da contraltare al racconto verbale. Babilonia Teatri incontra una scrittura affine al suo modo di guardare il mondo e di raccontarne le sue contraddizioni: una modalità che non fa sconti a nessuno e che non sale in cattedra per dividere i buoni dai cattivi, ma affonda mani e piedi nei paradossi che ci circondano e che incarniamo. 

 

La giuria del Premio Riccione, presieduta da Lucia Calamaro, ha definito Ok boomer un testo “commovente, ironico, spiazzante. […] E mentre leggi, ridi, pensi e ti affezioni. E alla fine un po’ ti dispiaci di non conoscerli davvero, questi personaggi”. Con la vittoria al Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, riconoscimento assegnato dallo storico concorso riccionese al miglior testo di un autore under 30, Nicolò Sordo ha aggiunto il suo nome a un palmarès prestigioso, che comprende tra gli altri Fausto Paravidino, Letizia Russo, Davide Enia, Stefano Massini, Mimmo Borrelli e, in anni più recenti, Pier Lorenzo Pisano e Tommaso Fermariello.

 

 

Romaeuropa Festival

19-20 ottobre 2022, 21:30 – Mattatoio diRoma

Ok boomer. Anch’io sono uno stronzo

testo: Nicolò Sordo 

regia, scene, adattamento del testo: Babilonia Teatri

con Nicolò Sordo, Filippo Quezel

direzione di scena, video e udio editing: Luca Scotton

disegno luci: Babilonia Teatri, Luca Scotton

coproduzione: La Piccionaia CPT, Fondazione Sipario Toscana, Romaeuropa Festival, Riccione Teatro

testo vincitore del 14° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” 2021

 

Info e biglietti:

https://romaeuropa.net/festival-2022/ok-boomer/

 

Nicolò Sordo è nato nel 1992 ed è originario di Colà, località di villeggiatura sul lago di Garda. Prima di aggiudicarsi il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli con Ok Boomer (Anch’io sono uno stronzo), in prima al Romaeuropa Festival con la regia di Babilonia Teatri, havinto i premi “Corti teatrali in lingua veneta”, con Tajarse Fora, e “NdN ­– Network Drammaturgia Nuova”, con Camminatori della patente ubriaca (rappresentato anche all’ultimo Hystrio Festival). Per Teatro Da Bar e BressanRomondia, è stato interprete di IDONTWANNAFORGET al Prishtina Theater Festival 2022, e di numerosi progetti con il pianista jazz Roberto Zanetti. Per Marina Romondia ha scritto Bye bye, progetto vincitore di Cura 2022 e ha collaborato alla drammaturgia di Oggi no, in scena al Théâtre des Franciscains di Béziers. Grande appassionato di stivali a punta e camicie hawaiane, con lo pseudonimo di Niki Neve ha pubblicato una raccolta di racconti, Col Angeles, vincitore del Premio “Scritture di Lago 2022”.

 

Filippo Quezel, nato nel 1988 a Padova, è regista e attore. Formatosi allo Stella Adler Studio di New York, in teatro ha lavorato tra gli altri con Babilonia Teatri, Teatro dell’Elfo, Teatro Stabile del Veneto ed ERT. In particolare, ha interpretato David in David è morto (2015/16, Babilonia Teatri), ha recitatoin Atti osceni di Moisés Kaufman (2017, diretto da Bruni/Frongia per il Teatro dell’Elfo) ed è stato coprotagonista dello spettacolo Cercivento (2021/22, diretto da Massimo Somaglino, sempre per il Teatro dell’Elfo). Per il teatro, nel 2022 ha inoltre scritto e diretto la mise in espace T’ank you veddy much, prodotta dal Teatro Stabile del Veneto. Per la tv, nel 2018 ha lavorato in produzione a Kings of Crime, programma di Roberto Saviano andato in onda su Nove, e nel 2019 ha partecipato a We Are Who We Are, serie HBO diretta da Luca Guadagnino. Come regista cinematografico, ha partecipato al Lago Film Fest con i cortometraggi Res (2019) e Tinder (2022, premio del pubblico e menzione speciale della giuria) ed è stato selezionato alla 27ª edizione di Visioni Italiane con il documentario Non lo so, proiettato alla Cineteca di Bologna. 

 

Babilonia Teatri è una compagnia teatrale con sede a Oppeano (Verona), vincitrice di due Premio Ubu (2009 e 2011) e di un Leone d’argento per l’innovazione teatrale alla Biennale di Venezia (2016). Fondata nel 2005 da Valeria Raimondi ed Enrico Castellani, la compagnia è nata intorno a un progetto di spettacolo sulla guerra in Iraq, dal titolo Cabaret Babilonia. Lo spettacolo non ha visto la luce, ma dal titolo è nato il nome della compagnia. Da allora Babilonia Teatri ha portato i suoi spettacoli nelle principali città italiane e in numerose città straniere (Berlino, Parigi, Sarajevo, Strasburgo, Bogotà, Mosca).

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