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Riccione TTV Festival dal 30 agosto al 30 ottobre 2024 – 27ª edizione (2024) 

27° Riccione TTV Festival

Torna con due mesi di performance, esposizioni, installazioni, film e incontri lo storico festival dedicato alle arti sceniche e agli sconfinamenti artistici. Protagonisti Toni Servillo, Marco D’Agostin, Lucia Calamaro, Licia Lanera e alcune delle voci più originali della nuova drammaturgia. In programma anche omaggi a Pier Vittorio Tondelli e ai maestri che hanno fotografato la Riviera, da Massimo Vitali a Yuri Ancarani, da Claude Nori a Luigi Ghirri.

Calendario Riccione TTV Festival

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La Storia del Riccione TTV

Nato nel 1985 su iniziativa di Franco Quadri, il Riccione TTV Festival è stato creato per dare voce ai nuovi linguaggi performativi e può essere considerato il laboratorio sperimentale di Riccione Teatro. Nei primi due decenni il festival, dedicato a teatro, televisione e video, ha ospitato maestri della scena come Dario Fo, Luca Ronconi, Harold Pinter, Raúl Ruiz, Peter Sellars; nella prospettiva multidisciplinare che gli è propria ha presentato opere video di artisti come Bill Viola, Gillian Wearing, Damien Hirst, Tracey Emin, Studio Azzurro; ha inoltre dato spazio a progetti speciali e installazioni di compagnie di ricerca, focalizzandosi sui rapporti tra il teatro, la danza e il linguaggio video. Negli ultimi anni, oltre a proseguire lungo queste linee di ricerca, il TTV si è segnalato anche per la produzione di documentari e film legati al mondo del teatro.

Segnaliamo in particolare il docufilm di Graziano Graziani Pina Bausch a Roma, un progetto originale nato da un’idea dal direttore di Riccione Teatro, Simone Bruscia, e dallo storico produttore del Tanztheater, Andrés Neumann. Prodotto da Riccione Teatro in collaborazione con l’Archivio Teatrale Andrés Neumann/Il Funaro Centro Culturale, il film indaga lo straordinario rapporto di Pina Bausch con la città di Roma. La coreografa che ha stregato Fellini, Almodóvar e Wenders ha dedicato alla città eterna due spettacoli indimenticabili, Viktor (1986) e O Dido (1999), e nelle sue residenze artistiche ha scandagliato la città a fondo, tra pranzi in trattoria, incursioni in sale da ballo, passeggiate al mercato, nelle periferie multietniche, nei campi rom, nei locali transgender e nei circoli di cultura omossessuale. A ricordare quel periodo sono testimoni eccellenti come Matteo Garrone, Mario Martone, Cristiana Morganti, Vladimir Luxuria, Leonetta Bentivoglio, Maurizio Millenotti, Claudia Di Giacomo, Ninni Romeo e lo stesso Neumann. Dopo la proiezione di diversi work in progress al Riccione TTV Festival, nel 2017 il film è stato presentato in anteprima al Teatro Argentina di Roma, in una serata-evento culminata con la consegna della massima onorificenza romana, la Lupa capitolina, al Tanztheater Wuppertal. Da allora proiezioni ed eventi speciali sono stati organizzati in tutta Italia e all’estero e il film è stato inserito anche nella selezione ufficiale dei Nastri d’Argento 2018. Nel 2019 Pina Bausch a Roma è stato trasmesso in prima TV su Rai 5, mentre la versione radiofonica del documentario (Eterna. Pina Bausch a Roma) è andata in onda su Rai Radio 3 all’interno del programma Tre soldi. Sia il film che il podcast della trasmissione sono disponibili su RaiPlay.

Altrettanto importante è un’altra produzione legata al TTV, Segnale d’allarme. La mia battaglia VR, film in realtà virtuale interpretato da Elio Germano, che del film è anche coregista insieme a Omar Rashid. Originale commistione di teatro, video e nuove tecnologie, il film ha avuto come incubatore e come set lo Spazio Tondelli di Riccione. Il progetto è infatti nato come monologo teatrale scritto a quattro mani da Elio Germano e da Chiara Lagani, cofondatrice e dramaturg della celebre compagnia Fanny & Alexander. Grazie a una doppia residenza creativa, lo Spazio Tondelli ha ospitato sia la prima assoluta (16 febbraio 2018) sia le riprese (28 febbraio 2019) di quel monologo, intitolato La mia battaglia e contraddistinto da una drammaturgia estremamente innovativa, capace di contaminare linguaggi all’apparenza lontanissimi come teatro di ricerca e stand-up comedy. Dalle riprese è poi nato il film in realtà virtuale, approdato nel 2019 anche alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, all’interno delle Giornate degli autori. Coprodotto da Riccione Teatro, Gold e Infinito, Segnale d’allarme. La mia battaglia VR è un grido sagace contro il pensiero totalitario. Germano – miglior interprete ai festival cinematografici di Cannes (2010) e Berlino (2020) – veste i panni di un attore dalla presenza ipnotica, capace di ammaliare gli spettatori: in un crescendo di tensione, tra istanze ecologiste, nazionaliste e socialiste, la sua posizione travestita di semplice buonsenso si farà sempre più estrema. Grazie ad appositi visori per realtà virtuale, chi assiste a Segnale d’allarme. La mia battaglia VR si immerge in prima persona in questa performance spiazzante e si ritrova nel bel mezzo della platea a tifare per questo o quel concetto, in un gioco meta-teatrale e al contempo meta-cinematografico.

L’ultima produzione video di Riccione Teatro, Giochi di bambini, è dedicata al lavoro drammaturgico di Chiara Lagani per Fanny & Alexander. Vincitrice nel 2017 del Premio per l’innovazione drammaturgica per “una stratificazione di tessiture testuali” si legge nella motivazione del premio, il documentario racconta questa stratificazione di storie, ambientazioni, libri divorati con ardore di conoscenza emerge con forza nel racconto che Chiara Lagani ha fatto del suo lavoro nella cornice suggestiva della Colonia Bertazzoni di Riccione. Dall’incontro con Luigi De Angelis sui banchi di scuola al successo internazionale, la storia di Fanny & Alexander viene ripercorsa attraverso le scritture che la compagnia ha portato in scena in trent’anni di attività seguendo vari filoni di ricerca e incontri artistici, con un’attenzione particolare per le storie del mondo dell’infanzia (a partire dal nome stesso Fanny & Alexander, ispirato al celebre film di Ingmar Bergman). Come in un quadro di Bruegel – che ispirò un memorabile radiodramma di Giorgio Pressburger – il mondo della fiaba, dell’infanzia e dell’adolescenza non nasconde il suo lato inquieto, che si agita dietro atmosfere fantasiose e affascinanti. Con questa intervista, realizzata nel 2018, Riccione Teatro ha voluto dedicare una documentazione speciale a Chiara Lagani, prima vincitrice del Premio per l’innovazione drammaturgica, istituito per raccontare le scritture teatrali che, pur utilizzando la parola, nascono direttamente sulla scena o si modificano al suo interno, diventando dei punti di svolta della nostra drammaturgia.

Con la sua vocazione alla sperimentazione, negli anni il TTV ha richiamato a Riccione registi, scrittori, attori, danzatori, musicisti e artisti visivi, spesso protagonisti di produzioni originali, mostre e progetti multidisciplinari difficilmente etichettabili. Tra gli ospiti delle ultime edizioni ricordiamo Fanny & Alexander, Deflorian-Tagliarini e Alessandro Berti (al centro di tre focus nel 2018, 2020, 2022), grandi drammaturghi come Vitaliano Trevisan, Mariangela Gualtieri e Fausto Paravidino, attori di successo come Elio Germano e Isabella Ragonese, stelle della danza come Alessandro Sciarroni, Julie Shanahan, Marigia Maggipinto e Jacopo Jenna, musicisti e compositori come Massimo Zamboni, Cristina Donà, Cesare Picco e Federico Mecozzi, artiste visive come Mara Cerri e fotografe come Ninni Romeo. Le iniziative realizzate hanno coinvolto tutta la città, da Villa Mussolini a Villa Franceschi, da piazzale Roma alla spiaggia, con progetti sempre molto partecipati. Un esempio su tutti è Join! The Nelken Line Project, iniziativa della Pina Bausch Foundation approdata a Riccione dopo aver fatto il giro del mondo. Sotto la guida di Marigia Maggipinto, ex danzatrice di Pina Bausch al Tanztheater Wuppertal, appassionati di ogni età hanno ricreato uno dei passaggi più noti del repertorio della coreografa tedesca, la linea Primavera, estate, autunno, inverno, dallo spettacolo Nelken: una camminata danzante che ha unito i luoghi simbolo del festival concludendosi sulla spiaggia.

26ª edizione (2022)

Accanto al Premio Riccione, l’associazione Riccione Teatro organizza dal 1985 il Riccione TTV Festival, manifestazione biennale originariamente intitolata a “Teatro Televisione e Video” e dedicata agli intrecci tra arti sceniche e media.

25ª edizione (2020)

Storico appuntamento biennale dedicato al rapporto tra le arti sceniche e gli altri media, per il 2020 il Riccione TTV Festival propone un programma che unisce teatro, video, danza, musica e fotografia. Tra gli ospiti Elio Germano, Alessandro Sciarroni, Deflorian/Tagliarini, Julie Shanahan, Ninni Romeo, Federico Mecozzi, Davide Rondoni, Marigia Maggipinto, Fausto Paravidino, Isabella Ragonese e Lucia Calamaro.

24ª edizione (2018)

Storico appuntamento biennale dedicato al rapporto tra arti sceniche, video e nuove tecnologie, il Riccione TTV Festival torna dall’1 al 4 novembre 2018, con un programma che unisce teatro, cinema, arte e musica e con quattro giorni di spettacoli, film, concerti, incontri, tavole rotonde e mostre.

23ª edizione (2016)

Storico appuntamento biennale dedicato al rapporto tra arti sceniche, video e nuove tecnologie, il Riccione TTV Festival torna dal 3 all’8 novembre 2016, con un programma che unisce teatro, cinema, arte e musica e con sei giorni di spettacoli, film, concerti, incontri e tavole rotonde.
Tra i protagonisti della 23ª edizione Ottavia Piccolo, Matteo Garrone, Peter Greenaway, Alessandro Baronciani e Colapesce, Teho Teardo ed Elio Germano.

22ª edizione (2014)

Mario Martone e Peter Greenaway sono i due ospiti d’onore del 22° Riccione TTV Festival, che inaugura quest’anno la nuova rassegna Il cinema racconta il teatro. Tra le altre novità in programma, anche due film in prima nazionale su Pina Bausch, un omaggio ad Alain Resnais e il nuovo Padiglione TTV, cittadella delle arti che verrà inaugurata nel cuore di Riccione l’8 novembre e resterà aperta al pubblico anche dopo la fine del TTV, fino all’8 dicembre.

 

21ª edizione (2012)

Performing arts on screen. Take a walk on the wild side
video, visual, spettacoli, incontri

Ad aprire il Festival un concerto di Teho Teardo ispirato alle fotografie di Charles Fréger. Tra gli eventi in programma, due grandi focus su Merce Cunningham e Pina Bausch e un attesissimo live del danzatore tedesco Lutz Förster

ttv-2012.pdf

20ª edizione (2010)

«Signore e signori, vorrei cominciare con una storia. Una volta, in Grecia, sono andata a visitare alcune famiglie di zingari. Ci siamo seduti insieme e abbiamo parlato; ad un certo punto tutti hanno cominciato a ballare ed io dovevo partecipare. Avevo una gran paura e la sensazione di non essere in grado. Allora è venuta da me una ragazzina, forse sui dodici anni, e mi ha pregato ripetutamente di danzare assieme a loro. Diceva: “Dance, dance, otherwise we are lost.” Balla, balla, altrimenti siamo perduti.»


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